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L’export è la parola d’ordine del vino al 47° Vinitaly

Vinitaly 2012 . veduta aerea dell’area espositiva

L’ Italia, denominata “Enotria tellus” cioè terra del vino, è uno dei più grandi e storici paesi produttori al mondo del “nettare degli dei”. Uno straordinario patrimonio del nostro territorio, parte della nostra cultura, una grande potenzialità italiana purtroppo ad oggi non ancora valorizzata come meriterebbe.

courtesy Vinitaly

Verona è famosa nel mondo per due storie d’amore, la prima è quella shakespeariana di “Romeo e Giulietta” la seconda è quella del vino per Vinitaly, la prima fiera al mondo nel settore del vino e dei distillati, organizzata da Veronafiere e quest’anno alla sua 47° edizione. Il mega salone offre l’opportunità agli operatori del settore di consolidare la propria immagine, di cogliere i nuovi trend e verificare il feedback dei propri prodotti sul mercato. Oltre 4.200 espositori provenienti da ben 20 Paesi, 95.000 mq di area espositiva, fanno di questa manifestazione un appuntamento cardine internazionale, una piattaforma mondiale per il business, la sponsorizzazione e le relazioni con i buyers e i consumatori.

Courtesy Vinitaly

Per la prima volta nella sua storia, è presente una delegazione del Ministero del Commercio della Repubblica Popolare Cinese, paese target per l’esportazione enologica internazionale (190 milioni di acquirenti online), uno dei mercati a più alto tasso di crescita dei consumi, insieme a USA e Russia. Vinitaly International ha organizzato un seminario ad hoc sul futuro del vino italiano in Cina, con particolare attenzione alle nuove normative, alla conoscenza dei canali di distribuzione tradizionali e innovativi (e-commerce e social media) e all’analisi dei numeri relativi ai consumi nel paese asiatico.

Courtesy Vinitaly

Obbiettivo di Veronafiere è stato intensificare l’attività d’incoming, mirata ad ampliare la partecipazione internazionale, selezionando nuovi operatori, opinion leaders e buyers provenienti da 60 Paesi (Singapore, Tailandia, Vietnam, Malesia, Taiwan, Hong Kong, Cina, Giappone, Nord America, Russia, Australia, ma anche America Latina, Medio Oriente e Africa). Segnaliamo ospite d’onore il buyer fornitore ufficiale Wine&Food del governo russo.

Ad elogio del made in Italy l’OperaWine “Finest Italian Wines: 100 Great Producers”, organizzata da Wine Spectator, rivista internazionale, leader nel mondo dell’enologia. Il Palazzo della Gran Guardia, nel cuore della città di Verona, ha ospitato una degustazione dei più prestigiosi vini italiani, dedicata agli operatori esteri con particolare attenzione al mercato degli Stati Uniti.

Un assaggio di conoscenza di terre e popoli, un giro del mondo e dei vini attraverso degustazioni guidate con approfondimenti tecnici e culturali, tra cui citiamo le proposte di questa edizione 2013:

– “I grandi vini bianchi del Danubio” della rivista Der Winzer (Austria)

– “Le grandi regioni vinicole australiane – I vini per eccellenza del South Australia” di Winestate (Australia)

– “Les Champagnes Grand Cru” di Gilbert & Gaillard (Francia)

– “I vini Italiani della Top 100 di Wine Enthusiast” di Wine Enthusiast Magazine (USA);

– “Dalla Nuova Zelanda alle pendenze vulcaniche dell’Etna – Dal Pinot Nero al Nerello Mascalese” di Decanter (UK)

– “Il Riesling e gli altri grandi vini bianchi della Germania” di Wein+Markt (Germania)

– “Late harvest, sweet wines from Hungary” di VinCe Magazine (Ungheria)

– “Bubbles across the waves” di International Wine & Spirit Competition (UK)

Courtesy Vinitaly

Non sono mancati eventi esclusivi: l’Associazione Italiana Sommelier, ha organizzato degustazioni per incontrare da vicino i produttori che hanno fatto la storia dell’enologia italiana, mentre la Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori ha proposto un inedito “Balkan Wine Tasting”, con vini di sette nazioni dei Balcani (Albania, Bosnia, Croazia, Kosovo, Macedonia, Montenegro e Serbia) e la tavola rotonda “Vini passiti italiani…dolce passione!”.

Indissolubile la relazione Wine & Food: gli eventi “Ristorante d’autore”, “Self service d’autore” e “Cittadelle della Gastronomia”, si sono prefissi l’obbiettivo di presentare al grande pubblico le eccellenze italiane attraverso l’interpretazione di alcuni grandi chef di fama internazionale, di presentare piatti con stile ed eleganza anche a chi voleva sfruttare al massimo la propria visita a Vinitaly, dedicando poco tempo al pranzo, di proporre abbinamenti di vino e prodotti tipici delle tradizioni enogastronomiche regionali.

Courtesy Vinitaly

D’obbligo la degustazione celebrativa del 25° dell’Associazione Italiana Le Donne del Vino: “Le Donne del Vino: 25 anni di successo”.  L’Associazione, costituita da socie produttrici, ristoratrici, enotecarie, enologhe, sommelier, giornaliste, promuove in tutta Italia la cultura del vino attraverso le loro attività.

Chiude Vinitaly l’esclusiva wine tasting dei vini vincitori di “Premio speciale”, di “Gran Medaglia d’Oro” e di “Medaglia d’Oro del 20° Concorso Enologico Internazionale”, un’iniziativa atta a valorizzare e pubblicizzare i migliori vini partecipanti alla competizione, a cui hanno preso parte aziende di 23 Paesi.

Correva l’anno 1000 a.c. quando iniziava la storia della viticoltura, oggi il mondo è un po’ più grande e Vinitaly ben lo rappresenta.




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