“La camicia bianca secondo me”: presto una mostra su Gianfranco Ferrè

Gianfranco Ferré

Gianfranco Ferré

Un uomo che ha amato la moda con dedizione e creatività singolari, segnando la storia del “made in Italy”: Gianfranco Ferré.
Lo stilista-architetto, così definito per il suo background di studi, ha lasciato al mondo del fashion e del design importanti canoni di progettazione, incarnazione di valori assoluti, privi di confini, che identificano il suo concetto di moda: un armonioso mix di bellezza, eleganza e cultura estetica.

Collezione Donna P/E 1982 (Disegni tecnici © Fondazione Gianfranco Ferré)

Collezione Donna P/E 1982 (Disegni tecnici © Fondazione Gianfranco Ferré)

Ferré viveva la creazione di ogni collezione come una mission. Con metodo e rigore, una continua ricerca di perfezionamento, arricchita dalla genialità ed energia costruttiva che lo contraddistinguevano. Affinché ogni capo non vivesse una sola stagione e soprattutto non fosse un semplice disegno da archiviare, ma “un’architettura tessile” che il corpo umano avrebbe dovuto portare in giro per il mondo.
Forse stupisce ma si avvicinò alla moda casualmente. Completati gli studi in architettura nel 1969, iniziò a disegnare bijoux e accessori. Da subito non passarono inosservati agli occhi delle celebri redattrici di moda Anna Piaggi e Anna Riva. Qui ebbe inizio una carriera di soddisfazioni e successo.

Gianfranco Ferré (foto Fondazione Gianfranco Ferré)

Gianfranco Ferré (foto Fondazione Gianfranco Ferré)

Seguirono lunghi viaggi in India, che forgiarono la sensibilità artistica dello stilista. I colori, i profumi e le forme, legate alle sensazioni ed emozioni del suo cammino, presero vita nelle sue collezioni. Mai nostalgico, non apparteneva al suo modo di essere, attingeva dai ricordi, dalle esperienze passate e dalla storia, per apprendere, imparare e ripresentarla in chiave moderna.
Il suo archivio, fatto di ragioni emozionali e tecniche, erano le esperienze che gli servivano per andare avanti, continuare ad inventare e migliorarsi sempre.
Una grande personalità, un protagonista della moda internazionale, un esempio da seguire per chi oggi vive il fashion system.

Collezione donna A/I 1993 (Camicia da pittore - Foto sfilata © Fondazione Gianfranco Ferré)

Collezione donna A/I 1993 (Camicia da pittore – Foto sfilata © Fondazione Gianfranco Ferré)

A pochi anni dalla sua prematura scomparsa avvenuta nel giugno 2007, la Fondazione Gianfranco Ferré, in collaborazione con il Museo del Tessuto di Prato, ha annunciato l’organizzazione della mostra “La Camicia bianca secondo me”.
Dal 1 febbraio al 15 giugno 2014, un percorso espositivo renderà omaggio al genio artistico dello stilista e lo racconterà attraverso il capo icona della sua antologia creativa.
Un amore indiscusso ed eterno, quello per la camicia bianca, forse perché incarnava in un unico elemento tutti i suoi pensieri e gli permetteva di ricercare e sperimentare stili sempre nuovi, con glamour e fantasia, espressione di libertà, senza mai perdere di vista i tradizionali canoni dell’eleganza.

Collezione donna A/I 1982 (Foto sfilata © Fondazione Gianfranco Ferré)

Collezione donna A/I 1982 (Foto sfilata © Fondazione Gianfranco Ferré)

Questa era la poesia del mood Ferré, che potremo ammirare e conoscere visitando la mostra, una selezione di 27 camicie tra le più straordinarie create durante la sua carriera, insieme a disegni, bozzetti, video e installazioni multimediale, in un gioco di luci e colori. Il percorso si divide in due sezioni, una prima dove, attraverso video e installazioni visive, si celebra e si racconta il processo progettuale dei capolavori sartoriali, una seconda che documenta, con disegni e materiale fotografico, la presenza delle camicie bianche.

Alcuni esempi la “camicia da pittore” o la “camicia scomposta” e tanti altri…guardiamoli insieme nel video di Modeyes TV…in attesa di fare un giro a Prato all’inaugurazione della mostra!

Cose buone

  • costo biglietto

Cose cattive

  • dimensione



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