New York fashion week : su è giù per Manhattan è tempo di Rag and Bone

E’ tempo di fashion week madness sull’isola di Manhattan, momento in cui fashionistas con improbabili outfits diurni dominano le strade, tempo in cui agli addetti ai lavori e’ richiesto il dono dell’ubiquita’ per spostarsi dalle location degli shows downtown fino al lincoln center in 10 minuti;ma soprattutto periodo di disperazione per tutti gli altri, che senza neanche realmente capire l’entita del fenomeno, si trovano costretti ad aspettare un taxi per delle ore, ad un clima piu’ consono alla natura degli orsi polari.

Doo.ri, Threeasfour,Z Spoke,Peter Som, Rebecca Minkoff tutti in luoghi diversi, saltiamo lo sportswear barocco e tutto pizzi di Jason Wu per dirigerci verso Soho.

Anna Wintour da Rag & Bone - ph: M.E. Pappalepore

In attesa di Rag and Bone siamo catturati tanto da Erin Wasson che con un look bohemien si mimetizza tra la folla, quanto da una vetrina che urla sample sale di Helmut Lang.

 

 

Arraffiamo tutto il possibile nei 5 minuti che ci dividono dalla sfilata per correre su, dove ci aspetta il front row.

 

Derek Blasberg immancabilmente mi siede di fronte, ma rimango sorpresa nel vedere Anna Wintour, aveva detto di non sapere cosa fosse questo Rag and Bone.

Alexa Chung - ph: M.E. Pappalepore

 

 

 

 

 

 

 

Tra modelle, stylists e starlettes rigorosamente in gipsy maxi gonna e wedges stringate, spicca Alexa Chung la piu’ fotografata.

 

Lo show inizia con una sequenza di pelle bianca e tessuti tecnici, che si evolvono in looks sciistici ma con un tocco futurista che ci ricorda Courreges.

Lo show peggiora con 3 uscite ispirazione high school anni 50, ma molto meno preppy, troppe variazioni risultano come temi diversi .

Saltiamo fuori dove la folla scalpita per arrivare ad una borsa in tela “marchiata” come gift.

 

RAG & BONE f/w 2011-12 ph: M.E. Pappalepore




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