Presentato il calendario di Milano Moda Donna: una maratona di sfilate per un pubblico instancabile.
Nella splendida cornice di Palazzo Marino è stata presentata in conferenza stampa , la prossima settimana della moda milanese, alla presenza dell’assessore alla cultura del comune Finazzer Flory, di quello alla moda Terzi e di tutto il direttivo della Camera Nazionale della Moda Italiana a cominciare dal presidente Boselli .
Subito c’è da scrivere, guardando il calendario della prossima edizione, se forse la Camera della Moda e le maison che sfileranno, pensino che noi giornalisti italiani o stranieri, si sia una specie di atleti, in perfetta forma fisica e con doti da centometrista, con una resistenza da maratoneta per pensare che si possa assistere in un sologiorno a ben 15 sfilate (senza contare le presentazioni) come ad esempio sarà nella terza giornata di questa fashion week.
Ufficialmente la settimana della moda milanese apre il 24 febbraio per poi concludersi il 2 marzo 2010 a ridosso di quella parigina. Iniziamo con il dire che il 2 marzo non è prevista alcuna sfilata e che il grosso di questa edizione sarà concentrato in 4 giorni. Effetto Anna Wintour a parte è evidente che le maison italiane non sanno fare sistema ognuna impegnata ad una frenetica rincorsa al potenziale pubblico del week end (ven-dom) per poi creare, al contrario, un affollamento di sfilate che non gioverà a nessuno.
Di questo si è parlato durante la conferenza stampa, delle difficoltà e del nervosismo oltre che dei maggiori costi che comporta un simile atteggiamento. Ma quest’anno dovrebbe essere l’ultimo in cui gli stilisti rivoluzioneranno quanto predisposto dalla CNMI ( il calendario su 7 giorni era stato preparato ufficialmente il 18 gennaio) e le condizioni per cui ciò possa accadere è che gli stilisti , ovvero i decisori, partecipino alla stesura, senza demandare uffici stampa e P.R. che alla fine non hanno l’ultima parola sulla scelta della data. Diciamo che l’effetto Anna Wintour è stato quello di esasperare la situazione di stress del calendario, scatenando, in tutti, le reazioni e una riflessione globale sulla necessità di fare sistema e attuare scelte razionali. “La prossima edizione a settembre vedrà 7 giorni di sfilata di cui 5 giorni pieni e il primo e ultimo giorno dedicati ai giovani e agli stranieri” ha detto il Presidente della Camera della Moda, Cav. Mario Boselli. “Tutto quanto è successo non è nella responsabilità della CNMI. Quando il disastro dei tre giorni si stava prospettando (a causa delle richieste della direttrice di Vogue America , Anna Wintour – n.d.r.) abbiamo ripreso in mano il calendario e grazie alla sponsorship di Prada e altri, la situazione è stata aggiustata su 4 giorni pieni. Fare altro non era più possibile per tutto quello che comporta la settimana della moda e i tempi tecnici necessari per location, allestimenti, inviti, modelle , visto che il calendario definitivo è stato emanato il 9 febbraio, solo 15 giorni prima dell’inizio” ha proseguito il presidente della CNMI.
Il vicepresidente Saverio Moschillo (patron del marchio Richmond) si è espresso sulla necessità di fare sistema come i cugini transalpini con queste parole ” siamo forti se siamo coesi, siamo deboli se siamo sparpagliati”.
Una cornice di eventi organizzati dal comune di Milano farà da sfondo alla Fashion week, ha spiegato L’assessore alla cultura Finazzer Flory, concordando con Terzi e Boselli sulla necessità di non abbandonare il progetto, nato dall’idea di Nicola Trussardi, della “Città della Moda” ovvero quell’area di Milano dove si stanno costruendo moderni grattacieli ora ribattezzata Città Porta Nuova. Milano potrà accogliere in quell’area il Fashion Intitute. Una zona della città dedicata alla moda, con la sua università che Milano potrà donare alla Nazione e al Mondo, complementare al già noto quadrilatero della moda , dove poter conservare il passato e progettare il futuro di un comparto che ha bisogno di risorse e che oggi produce un saldo attivo della bilancia internazionale dei pagamenti di ben 10 MLD di euro.
Per l’immediato futuro, non ci resta che indossare comode scarpe da running per poter correre da una sfilata all’altra molto velocemente.
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