Brioni annulla la sfilata del 25 settembre. Chiude la linea donna, avanti “l’uomo”. Proteste a Pescara

BRIONI DONNA - A/I 2012 - ph: P. Lanzi/ Paul de Grauve Communication

Quella di Febbraio 2011 dovrebbe essere stata l’ultima sfilata di una collezione femminile del marchio Brioni. Anche se nessun comunicato ufficiale è riportato sul sito web della maison, dopo varie indiscrezioni, a confermarlo qualche giorno fa è stato  l’amministratore delegato del gruppo Francesco Pesci , a seguito di un vertice del Consiglio di Gestione della società.

 

BRIONI DONNA - A/I 2012 - La top model BIANCA BALTI

Il motivo è quello di uscire dal business Donna,  per poter così concentrare  le risorse aziendali sul business Uomo, che è recentemente divenuto più competitivo e globale. A confortare questa scelta sembra essere anche una ricerca del Luxury Institute di New York, secondo la quale Brioni è il marchio più apprezzato della moda maschile negli Stati Uniti.

 

Ma questa scelta si ripercuote non solo sul bravo designer Alessandro dell’Acqua, che aveva disegnato a parer nostro una più che buona collezione, che ha risolto il rapporto di collaborazione ma anche sulla filiera produttiva “donna”, della Brioni SPA, che in Abruzzo, a Congiunti , in provincia di Pescara, ha un suo stabilimento con oltre 80 lavoratori che ora rischiano il posto, mentre per altri si parla di mobilità.

Forse queste repentine manovre sul fronte dei costi e di conseguenza cambi di strategie così marcati sono da ricondurre all’interessamento del gruppo francese  Ppr (Pinault-Printemps-Redoute ) che sarebbe disposto a pagare 350 milioni di euro,  indiscrezione questa  ancora  non  ufficializzata dai vertici della maison “pennese” ma le discese in campo a “salvataggio” di aziende italiane non sono nuove al gruppo del miliardario François Pineault, ricordiamo il tentativo non riuscito con Gucci, poi passata sotto il controllo della rivale LVMH (Louis Vuitton)

Spiacerebbe che ancora una volta, il sistema della moda italiana, non abbia saputo salvaguardarsi, avere le qualità e le risorse per restare indipendente e promuovere cultura e occupazione sul territorio. Lo diciamo non per campanilismo o per incomprensione delle questioni economiche, ma evidentemente i francesi , ancora una volta sono più bravi di noi.

Ci rimangono a consolarci le immagini di eleganti abiti testimoni di una grande capacità sartoriale, ricca di qualità e tradizione, come quelle della sfilata Autunno/Inverno 2011-2012 che vi mostriamo di seguito.

 




C'è 1 Commento

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  1. Simona

    Abbiamo partecipato attivamente e concretamente alla realizzazione della suddetta sfilata.
    Vi ringraziamo per questo articolo che ci ha fatto emozionare e con il quale avete valorizzato il nostro lavoro e le nostre capacità.
    Speriamo di non essere dimenticate…

    Saluti

    Le maestranze di Brioni divisione donna.


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