Fausto Sarli : sfila a Roma l’ultima collezione del maestro

Sarli , abiti collezione p/e 2011

Sarli è l’essenza stessa della couture romana. Non sorprende quindi che mai come questa volta il parterre della sua sfilata fosse pieno di gente e gonfio di emozioni. Il maestro che ha fondato la maison è scomparso da quasi due mesi, ma restano la sua moda e la sua innata eleganza a ricordarcelo, sempre. A dare il via alla sfilata più attesa di questa edizione di AltaRoma Maria Carla Boscono, volata a Roma per abbracciare almeno idealmente il maestro.

Sarli p/e 2011

A guardarla percorrere la passerella commossa e al tempo stesso fiera lo si capisce subito perché gli stilisti e i marchi di grido se la litighino, d’altronde lei stessa definisce il suo modo di sfilare “teatrale”.  Il suo tocco inconfondibile lo tira fuori fin da subito, mostrando il primo di una lunga serie di abiti meravigliosi, ed è subito magia. Ispirati al Mediterraneo tema che “il maestro amava tanto”, ricorda Alberto Terranova che ha raccolto l’eredità creativa lasciata da Sarli, gli abiti parlano di donne bellissime nella loro sofisticata semplicità, di divinità venute dal mare, sirene abbracciate da rami di coralli, e figure angeliche di bianco vestite. Pochi semplici spunti riassumono l’essenza stessa della creatività raffinata di Fausto Sarli, i suoi tagli puliti ed essenziali, le sue perfette costruzioni sartoriali riconoscibili ovunque, l’amore puro per il corpo femminile tradotto nel rispetto delle silhouette a tutti costi e nella capacità di non confondere mai il potere della seduzione con la volgarità.

L’ultima collezione che ancora racchiude in sé un po’ di Sarli, quel couturier importante che conservava ancora nonostante tutti i premi e i riconoscimenti l’umiltà di un sartino, profuma di quei paesi di mare con le casette bianche e le piante rampicanti e delle spiagge che nascondono tesori e conchiglie che si avvolgono in impensabili costruzioni, vive del bianco amato dallo stilista e si tinge del colore dell’acqua più blu e dei coralli più rossi. Un inno gioioso all’estate che verrà, nella speranza di sentire ancora e sempre  nelle collezioni di domani lo spirito puro e sublime di un grande couturier.




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